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6. Tutto è bene quel che finisce bene: la fine del male

Il male e la croce: La vittoria sul male

Video della sesta sessione plenaria

XI Convegno Nazionale GBU 2016

(8-11 dicembre, Montesilvano – PE)
Domenica 10 dic. 2016_ore 10.00

Traduce: Andrea Papini (Genova)

Lettura biblica (Isaia 65:16–25; 66:23–24)

65:16 in modo che chi si augurerà di essere benedetto nel paese,
lo farà per il Dio di verità,
e colui che giurerà nel paese,
lo farà per il Dio di verità;
perché le afflizioni di prima saranno dimenticate,
saranno nascoste ai miei occhi.
17 Poiché, ecco, io creo nuovi cieli
e una nuova terra;
non ci si ricorderà più delle cose di prima;
esse non torneranno più in memoria.
18 Gioite, sì, esultate in eterno
per quanto io sto per creare;
poiché, ecco, io creo Gerusalemme per il gaudio,
e il suo popolo per la gioia.
19 Io esulterò a motivo di Gerusalemme
e gioirò del mio popolo;
là non si udranno più
voci di pianto né grida d’angoscia;
20 non ci sarà più, in avvenire, bimbo nato per pochi giorni, né vecchio
che non compia il numero dei suoi anni;
chi morirà a cent’anni morirà giovane
e il peccatore sarà colpito dalla maledizione a cent’anni.
21 Essi costruiranno case e le abiteranno;
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
22 Non costruiranno più perché un altro abiti,
non pianteranno più perché un altro mangi;
poiché i giorni del mio popolo saranno come i giorni degli alberi;
i miei eletti godranno a lungo l’opera delle loro mani.
23 Non si affaticheranno invano,
non avranno più figli per vederli morire all’improvviso;
poiché saranno la discendenza dei benedetti del SIGNORE
e i loro rampolli staranno con essi.
24 Avverrà che, prima che m’invochino, io risponderò;
parleranno ancora, che già li avrò esauditi.
25 Il lupo e l’agnello pascoleranno assieme,
il leone mangerà il foraggio come il bue,
e il serpente si nutrirà di polvere.
Non si farà né male né danno
su tutto il mio monte santo»,
dice il SIGNORE.

 

66:23 Avverrà che, di novilunio in novilunio e di sabato in sabato,
ogni carne verrà a prostrarsi davanti a me», dice il SIGNORE.
24 «Quando gli adoratori usciranno, vedranno
i cadaveri degli uomini che si sono ribellati a me;
poiché il loro verme non morirà, e il loro fuoco non si estinguerà;
e saranno in orrore a ogni carne».

4. La vittoria sul male

«Il male e la croce»

Video della quarta sessione plenaria

«La vittoria sul male»

XI Convegno Nazionale GBU 2016

(8-11 dicembre, Montesilvano – PE)
Sabato 10 dic. 2016_ore 10.00

Guarda il video

Traduce: Andrea Papini (Genova)

 

Lettura biblica (Colossesi 2:8-23)

8 Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo; 9 perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; 10 e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza; 11 in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d’uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: 12 siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. 13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; 14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; 15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.
16 Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati, 17 che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo. 18 Nessuno vi derubi a suo piacere del vostro premio, con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale, 19 senza attenersi al Capo, da cui tutto il corpo, ben fornito e congiunto insieme mediante le giunture e i legamenti, progredisce nella crescita voluta da Dio.
20 Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste nel mondo, vi lasciate imporre dei precetti, quali: 21 «Non toccare, non assaggiare, non maneggiare» 22 (tutte cose destinate a scomparire con l’uso), secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini? 23 Quelle cose hanno, è vero, una parvenza di sapienza per quel tanto che è in esse di culto volontario, di umiltà e di austerità nel trattare il corpo, ma non hanno alcun valore; servono solo a soddisfare la carne.

 

1. La sapienza umiliata dall’esperienza

Foto di Henri Blocher«Il male e la croce»

Video della prima sessione plenaria

«La sapienza umiliata dall’esperienza»

XI Convegno Nazionale GBU 2016

(8-11 dicembre, Montesilvano – PE)
Giovedì 8 dic. 2016_ore 21.00

Guarda il video

 

Traduce: Andrea Papini (Genova)

 

 

Lettura biblica (Qoelet 7:15-29)

15 Ho visto tutto questo nei giorni della mia vanità. C’è un tale giusto che perisce per la sua giustizia, e c’è un tale empio che prolunga la sua vita con la sua malvagità. 16 Non essere troppo giusto, e non farti troppo saggio: perché vorresti rovinarti? 17 Non essere troppo empio, e non essere stolto; perché dovresti morire prima del tempo? 18 È bene che tu ti attenga fermamente a questo, e che non allontani la mano da quello; chi teme Dio infatti evita tutte queste cose. 19 La saggezza dà al saggio più forza che non facciano dieci capi in una città. 20 Certo, non c’è sulla terra nessun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai. 21 Non porre dunque mente a tutte le parole che si dicono, per non sentirti maledire dal tuo servo; 22 poiché il tuo cuore sa che spesso anche tu hai maledetto altri.
23 Io ho esaminato tutto questo con saggezza. Ho detto: «Voglio acquistare saggezza»; ma la saggezza è rimasta lontano da me. 24 Una cosa che è tanto lontana e tanto profonda chi potrà trovarla? 25 Io mi sono applicato in cuor mio a riflettere, a investigare, a cercare la saggezza e il perché delle cose, e a riconoscere che l’empietà è una follia e la stoltezza una pazzia; 26 e ho trovato una cosa più amara della morte: la donna tutta tranelli, il cui cuore non è altro che reti, e le cui mani sono catene; chi è gradito a Dio le sfugge, ma il peccatore rimane preso da lei. 27 «Ecco, questo ho trovato», dice l’Ecclesiaste, «dopo aver esaminato le cose una ad una per afferrarne la ragione; 28 ecco quello che io cerco ancora, senza averlo trovato: un uomo fra mille, l’ho trovato; ma una donna fra tutte, non l’ho trovata. 29 Questo soltanto ho trovato: che Dio ha fatto l’uomo retto, ma gli uomini hanno cercato molti sotterfugi»