Libri cristiani e studenti universitari
Il 23 Aprile è stata la giornata mondiale del libro; i cristiani di tutto il mondo quando parlano di libro non possono non pensare che al loro Libro per eccellenza, la Bibbia, la quale a sua volta include il libro degli ebrei, la Bibbia ebraica, l’Antico Testamento (per i cristiani). Ma a partire dal testo biblico la storia ha testimoniato di un fluire continuo e costante, in tutti i tempi, della letteratura cristiana di ogni genere. Le righe che riportiamo di seguito sono una piccola testimonianza di un ambito in cui la letteratura cristiana continua a svolgere un ruolo importante, il mondo universitario in cui gli studenti cristiani raccolgono e affrontano sfide rilevanti alla loro fede [Redazione DiRS].
di Lindsay Brown
“Il non accontentarsi” non è riportato nell’elenco dei doni del Nuovo Testamento, tuttavia gli insegnamenti di Paolo sono impregnati di questo sentimento. L’apostolo esprime continuamente un ardente desiderio per avere di più: più di Cristo nella sua esperienza personale; più di Cristo nelle chiese da lui fondate; più di Cristo nella vita di ogni credente. Dalle sue parole apprendiamo la continua preoccupazione che ha per le chiese ed è facile percepire nelle sue preghiere il desiderio che i cristiani ottengano una sempre più profonda comprensione della loro eredità in Cristo. Tutti gli staff che vogliono influenzare gli studenti e allargare le loro aspirazioni, mostrano questo continuo desiderio di fare di più e meglio.
La prima casa editrice evangelica, fondata dal movimento IFES, fu Inter−Varsity Press nel Regno Unito. Le pubblicazioni edite da IVP del Regno Unito e degli USA hanno guadagnato un grande rispetto e i loro libri sono stati tradotti in più di sessanta lingue. Se si include il lavoro nell’Europa dell’est, questa casa editrice attualmente ha case editrici sorelle in oltre trenta nazioni, servendo così la maggior parte del mondo. Ognuna di queste case editrici ha le proprie radici nei movimenti GBU nazionali. Grazie a tutto ciò oggi studenti, laureati e la chiesa hanno un accesso più ampio ai commentari, agli insegnamenti e a un grande ventaglio di libri per cristiani che svolgono professioni secolari, aiutandoli a lottare con i problemi in un modo forte e biblico. Ma non è stato sempre così. Qui di seguito riporto come cominciò tutto.
Quando fu fondata la British Inter−Varsity Fellowship (IVF), i pochi libri cristiani che erano in circolazione a quel tempo erano di stile edificatorio, coinvolgendo poco sia la mente sia il cuore. Il piccolo staff di IVF, sotto la guida di Douglas Johnson (noto come “DJ”), sentiva un forte senso di insoddisfazione per questa condizione della letteratura tra gli studenti. Per questo motivo DJ assunse un giovane laureato dell’università di Birmingham, Ronald Inchley, per aiutarlo a raggiungere il suo scopo. Ronald Inchley (noto come “RI”) era un musicista autodidatta, un attore di talento e il primo membro della sua famiglia a frequentare l’università. Ricordando l’influenza di RI nella Birmingham University Christian Union (i GBU di Birmingham), DJ lo invitò a essere di “aiuto nella produzione della letteratura”. Fino a quel momento l’organizzazione aveva pubblicato solo tre libri importanti e una storia dell’ancora emergente IVF, scritta da un giovane, Donald Coggan, che più tardi sarebbe divenuto arcivescovo di Canterbury.
RI era un uomo perspicace con un istinto molto acuto. Perseverò in quello stesso spirito, desiderando sempre di più e meglio per gli studenti e per i laureati. Nei trent’anni successivi lo si poteva vedere spesso alle conferenze studentesche, dove ascoltava con attenzione le discussioni degli studenti, conversando con loro durante i pasti e prendendo appunti scrupolosamente. Voleva che i libri fossero appropriati alle loro situazioni. Conobbe molti studenti che in futuro sarebbero divenuti autori e i cui libri sarebbero stati da lui pubblicati. Era in grado di riconoscere il loro talento e poteva valutare il modo in cui esso si sviluppava. In breve, intravedeva come Dio poteva usarli mentre stavano maturando. Quando RI morì nel 2005 i più importanti giornali inglesi dedicarono ampi articoli in sua memoria. Aveva fondato una casa editrice che durante la sua vita avrebbe avuto un’influenza su scala mondiale: ciò meritava l’attenzione, non solo della chiesa, ma di tutta la nazione.
[The Indipendent 14 May 2005; The Times 25 May 2005. The Indipendent ha descritto la particolare influenza di IVP sull’editoria teologica ma questa è una storia a parte. Riporto una piccola parte dell’articolo di The Times: “Scrittori eminenti come John Stott, J.I. Packer e il filosofo Francis Schaeffer furono lanciati da Inchley. Una delle cose che a quest’ultimo piaceva tanto era quella di influenzare le abilità dei nuovi scrittori, spingendoli su percorsi dove avrebbero scoperto ciò che volevano intraprendere e poi li avrebbe tormentati affinché creassero delle buone opere. Gli autori di IVP, provenienti dalle accademie, dalla chiesa, dall’industria, dalla medicina e dall’etica, hanno rappresentato alcune delle menti più acute dell’evangelismo. Quasi tutti, compreso lo stesso Inchley, rafforzarono la loro fede grazie ai Gruppi Biblici Universitari.]
L’editoria cristiana per rafforzare la chiesa a livello globale
Inter-Varsity Press (IVP) nacque nell’ambito dei GBU inglesi e oggi, grazie alle sue case editrici consorelle in più di trenta nazioni (tra cui le Edizioni GBU in Italia), si pone al servizio della maggior parte del mondo. Durante il Congresso di Losanna del 1974, Ian Renne, uno storico canadese di origini scozzesi, affermò che: “a partire dalla Seconda Guerra Mondiale, IVP (e l’editoria dei GBU) ha rappresentato uno dei fattori più importanti nella rinascita globale della teologia evangelica”. Ogni casa editrice nazionale pubblica libri evangelistici, dottrinali, apologetici e commentari biblici, tutti che si confanno alle basi dottrinali di IFES. Il nostro impegno è far conoscere le verità bibliche a ogni generazione e a ogni tipo di contesto e far crescere nuovi autori nazionali. In un’epoca in cui gli studenti si rivolgono istintivamente a strumenti digitali più che a testi scritti, il nostro impegno rimane quello di inculcare l’amore per i libri e di stampare testi che abbiano un valore durevole nel tempo.
Queste note sono tratte dal libro di L. Brown, Come astri luminosi. La testimonianza cristiana dei Gruppi Biblici Universitari nelle università di tutto il mondo, Edizioni GBU, 2009.
Lindsay Brown sarà ospite in collegamento durante la “Festa GBU” organizzata online il 25 aprile 2020.
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