Complottismo e coronavirus

di Ed Stetzer

Pubblichiamo qui in versione integrale il testo di Ed Stetzer (già pubblicato da un altro network evangelico in versione ridotta) sulle teorie complottiste e le fake news che si diffondono sempre di più nel mondo evangelico. A proposito di questo problema il Dirs aveva già pubblicato a inizio pandemia il contributo di Nicola Berretta che parlava del problema (https://dirs.gbu.it/wordpress/tre-domande-a-nicola-berretta-su-virus-pandemie-e-contagio/ ).

Anche Berretta aveva notato che tra i cristiani evangelici sembrava esserci una maggiore predisposizione a proposito delle fake news: questo è vero soprattutto negli USA, ma il fenomeno si è diffuso anche in Italia. Stetzer ricorda che l’ingenuità non è una virtù cristiana e che, talvolta, i credenti lo fanno con un certa ingenuità, cercando fonti alternative rispetto ai media mainstream, visti spesso come contenitori con valori alternativi alla propria fede. La diffusione dei social media, di cui stiamo anche vedendo gli effetti positivi in questo periodo di isolamento, ha portato anche alla vere e proprie fabbriche di notizie false che servono ad influenzare l’opinione pubblica ed anche la nostra. L’A. dell’articolo ci richiama alla priorità del Vangelo e del suo annuncio, ma anche dell’Amore per la Verità che dovrebbe portarci sempre a controllare quello che trasmettiamo ed a comprendere che la nostra agenda va al di là di quella di stigmatizzare il male nel mondo, senza cercare di redimerlo. La nostra speranza è che la lettura di questo articolo, come degli altri materiali che stiamo proponendo in questo periodo siano un valido ausilio e risorsa per chi voglia un’informazione corretta e documentata. In un mondo di post-verità come è quello odierno, conviene appellarsi alla Verità del Vangelo ed ad essa conformarsi anche quando diffondiamo notizie che non provengano dalla Bibbia.  (Valerio Bernardi)

 

L’attuale pandemia globale ha creato una eccezionale fioritura di teorie complottiste. Purtroppo, i Cristiani sembrano essere ingannati da queste teorie in maniera sproporzionata. Ho anche scritto precedentemente che, quando i Cristiani mentono, bisogna che si pentano di queste bugie. Condividere fake news ci fa sembrare ingenui e danneggia la nostra testimonianza. Abbiamo visto che nell’ultima elezione le fabbriche di troll si sono concentrate sui cristiani evangelici conservatori. E ora di nuovo ci troviamo nella stessa situazione.

Che fare adesso?

In primo luogo, bisogna parlare, in particolare a coloro che sono stati di nuovo ingannati e dirgli con amore: “Bisogna andare a fonti attendibili”. I feed di notizie dei social media non sono una fonte affidabile. Questo è il motivo per cui abbiamo creato www.coronavirusandthechurch.com, per fornire informazioni credibili ai pastori. Ma vi è un’abbondanza di fonti di notizie attendibili che in genere provengono da organi che non hanno precedenti nello smerciare teorie complottiste. In secondo luogo Dio non ci ha chiamato ad essere facilmente ingannati. La creduloneria non è una virtù cristiana. Credere e condividere teorie complottiste non onora il Signore. Potrebbe farci sentire meglio come fossimo esperti, ma può finire che si faccia del male agli altri e può danneggiare la nostra testimonianza. Tuttavia noi abbiamo a che fare con una nuova ondata di teorie complottiste. Si guardi alla lista su Wikipedia, o le si cerchino usando alcune parole chiave. Sono tanto diverse quanto strane. Ed i cristiani le stanno condividendo. Di nuovo.

La diffidenza verso i media ed il governo

Comprendo la diffidenza di molti cristiani nei confronti dei media e del Governo. Il Pew Research ha segnalato che molti di coloro che preferiscono credere che il virus sia stato creato nel laboratorio sono Repubblicani, coloro che tendono ad essere più religiosi e più diffidenti nei confronti del governo.

Comunque, questa diffidenza porta spesso i credenti a diventare più creduloni, piuttosto che più perspicaci.

La Parola di Dio ci chiama ad essere “saggi, non stolti” (Ef. 5, 16).

Bisogna che diveniamo perspicaci e riflessivi nelle nostre credenze ed in ciò che condividiamo con gli altri.

Se qualcuno vuole credere che qualche laboratorio segreto abbia creato il Covid-19 come arma biologica, e che ora tutti lo stanno coprendo, non lo posso fermare. Se qualcuno vuole credere ad una delle decine di teorie complottiste che stanno già circolando, questa è sua responsabilità. Ma se si crede in ciò, cosa si farà quando le persone inizieranno a credere che il vaccino è anche parte di questa cospirazione?

Allo stesso modo vediamo alcuni leader cristiani eccitati all’idea di essere perseguitati se si ignorano le attuali linee guida e si cerca di riunire un migliaio di persone per il culto durante la pandemia. Abbiamo visto qualche pastore fare uno spettacolo di sé a Pasqua quando dovrebbe rendere spettacolo molto più Gesù.

Ci sono dei problemi? Certo, alcuno sindaci ed un governatore o due hanno fatto e detto delle sciocchezze. Queste azioni sono già state portate davanti al giudice. In una crisi globale, alcuni esagerano ed altri gli rispondono e poi ci sono ancora ci sono le reazioni. Questa non è una cospirazione voluto dallo stato in segreto.

E’ vero che la Cina non è stata né di aiuto né trasparente e occorre che siano chiesti ulteriori dettagli. Domande legittime possono e devono essere chieste (e sono state chieste!) ma ci sono sbalorditive e bizzarre teorie complottiste sulla guerra biologica, su un piano di vaccinazioni malvagio, complotti per abolire la libertà religiose, torri per la trasmissione del 5G che diffondono il virus e così via.

Riempiono i social media nei feed di molto che si identificano come Cristiani. Di nuovo.

Uno dei motivi per cui ho scritto Christians in the Age of Outrage: How to Bring Our Best When the World Is at Its Worst (I cristiani nell’età dell’indignazione: come tirar fuori il nostro meglio quando il mondo è al suo punto peggiore) è perché i cristiani stanno cominciando ad essere indignati per cose che non sono vere.

Il risultato finale è essere facilmente ingannati ed aderire ad idee che possono divenire reali minacce, specialmente quando si sta cercando di sviluppare un vaccino che può portare un sostanziale aiuto alle nostre comunità. Noi che riconosciamo Gesù come nostro Signore dovremo far meglio. Molto meglio.

Dare falsa testimonianza                                                                                                                  

Nel 2017, ho scritto un articolo intitolato I cristiani si pentano (si pentano) spargere teorie complottiste e fake news: è dare falsa testimonianza”. In quell’occasione parlavo della cattiva abitudine di diffondere complotti non provati, la questione che affrontavo allora deve essere affrontata di nuovo ora.

Troppi cristiani credono che “tutto va bene” in alcune guerre e, in quell’articolo, mettevo in guardia dal non violare l’ottavo comandamento di Es. 20:16 sul dare falsa testimonianza. Non siamo condotti dalla paura o dall’ira, ma dal desiderio di “pronunciare la verità nell’amore” come Paolo ha detto in Ef. 4:15.

Diffondere speculazioni non provate è dare falsa testimonianza ed ancora credo che dobbiamo pentirci se siamo stato portatori di tali testimonianze. Bisogna che passiamo più tempo ad esaminare la parola di Dio e meno tempo nell’essere influenzati dai troll e dai clickbait nei social media.

Non è un errore che alcune delle stesse persone che hanno diffuso il complotto del Pizzagate e quello dell’omicidio di Seth Rich che sono stati discreditati, sono tornati a spargere complotti sul coronavirus. Cerchiamo di far sì che i cristiani non siano tra gli ingannati non diffondendo tra di noi quegli inganni.

La nostra testimonianza è colpita

Pensateci.
A meno che non si pensi che il Presidente Trump, i Repubblicani ed i Democratici nel Congresso, i media e la comunità scientifica sono tutti in combutta tra di loro (un vero salto della fede), ci si dovrebbe sentire in imbarazzo quando si diffondono complotti sul Coronavirus. Questi vasti complotti ci dovrebbero fare ammettere che anche il Presidente Trump sapeva che era un’arma batteriologica, che è parte del piano porre fine alla libertà religiosa, pianificando di usare un potenziale vaccino come marchio della bestia e in qualche modo il 5g ha a che fare con tutto ciò. (Certo è tutto qui, lo si può trovare sul web ed in troppi feed di social media dei cristiani).

Non ha alcun senso, se non per coloro che si fanno facilmente ingannare. Se  insistete ancora nel diffondere tali informazioni false, potreste pensare a togliere dalla vostra bio l’etichetta di Cristiani in maniera tale che il resto di noi non deve condividerne l’imbarazzo?

Arrecare danno

Per farla breve, arrecate danno a voi stessi ed alla vostra comunità. Pensate di distinguervi dagli altri ma in realtà non lo fate.

Ancora più importante è il fatto che danneggiate la nostra testimonianza e quella della vostra chiesa quando porgete attenzione a teorie e speculazioni non accertate, piuttosto che alle buone notizie che il nostro Signore ci ha comandato di proclamare.

Come ha twittato Austin Jones, “La settimana scorsa il mio feed di Facebook era pieno di gente che postava assurde teorie complottiste sul Covid, seguito da post sull’evidenza della resurrezione. Non penso che comprendessero il messaggio che stavano in realtà inviando”.

Veramente. 

Gesù nelle sua ultime parole sulla terra in Atti 1:8 ci ha promesso che riceveremo il potere dello Spirito ed renderemo testimonianza di Gesù. Non vi occorre il potere dello Spirito Santo per essere scriteriati, e non state testimoniando dell’opera salvifica del nostro Signore diffondendo complotti.

Sono grato che moltissimi pastori e leader di chiesa e le loro chiese hanno usato questo periodo fuori dall’usuale non per diffondere teorie complottiste, ma per proclamare Cristo, non per nutrire le proprie paure, ma per servire la propria comunità.

Continuiamo a esortarci reciprocamente alle buone opere, stando fermi nella verità e rifiutando ciò che è falso.

Nota alla pubblicazione:

Dalla pubblicazione di questo articolo, abbiamo ricevuto centinaia di migliaia di like ed abbiamo ricevuto molte risposte che ci appoggiavano e qualche dissenso. L’interazione è ben accetta.

Subito dopo la pubblicazione del blog, John Roberts di Fox News, una redazione di notizie tra le principali e affidabili, ha chiesto al Presidente Trump del collegamento della diffusione del virus con un laboratorio in Cina. Quella domanda, e le storie che sono seguite, non hanno realmente cambiato la mia idea: il complotto sosteneva che fosse stato creato in un laboratorio come arma biologica. Quindi, se si tratta di un virus naturale che è stato esaminato in un laboratorio e ed è sfuggito in maniera accidentale, la tesi rimane la stessa.

Come Fox News ha riportato “Le fonti credono che la trasmissione iniziale del virus, un ceppo naturale che era in quel momento studiato là, era da pipistrello ad umano e che il “paziente zero” lavorava al laboratorio, poi è arrivato alla popolazione a Wuhan”. (corsivo aggiunto)

A completa informazione, non mi aspettavo che il laboratorio fosse il punto della contesa e così non  è stato una sorpresa per me. Secondo il mio articolo, non si può mantenere un complotto tra tutte queste parti. Qualcuno si è posto la domanda e quindi si è  investigato. Allo stesso modo, possiamo essere d’accordo che le torri del 5G, i vaccini, le armi batteriologiche e le altre cose non sono un complotto? Probabilmente non tutti lo comprenderanno, ma molti si. E la mia idea ancora rimane. Ed ho scritto l’articolo per rendere chiaro tutto ciò.

Così, al contrario del complotto, il virus non è stato creato in un laboratorio come un’arma. La storia di FoxNews dice chiaramente che non è questo il caso, dicendo (loro parole), “non come un’arma batteriologica”. Le teorie complottiste si basano sulla creazione in laboratorio, le armi batteriologiche, il 5G, i vaccini e molto di più. E quando i cristiani condividono queste idee complottiste, feriscono la nostra testimonianza.

Infine, il blog continuerà regolarmente ad aggiornarsi ed io riorganizzerò i miei post, come ho fatto adesso e lo farò seguendo l’evoluzione delle nuove informazioni. Grazie per la lettura e la condivisione.

2 commenti
  1. Daniele Mangiola
    Daniele Mangiola dice:

    “…Condividere fake news ci fa sembrare ingenui e danneggia la nostra testimonianza…”.
    Ecco, esattamente questo timore, che vedo molto attivo proprio nei segmenti più progressisti e illuminati, se posso usare questo termine, del movimento evangelico, e che ha tutta la sua ragion d’essere, allo stesso tempo, mi pare, non permetta uno sguardo sereno e coraggioso sulla realtà.
    Tutto quello che viene detto sulle teorie complottiste è certamente da condividere.
    Troppa gente, troppi cristiani, condividono notizie pescate senza criterio e senza fondamento, sentimenti di odio e diffidenza verso le società di cui fanno parte. Ed è certamente vero che molte delle analisi sommarie qui riportate su diverse di queste teorie (che riguardino il Covid-19, il 5G o la terra piatta) siano fondate.
    Ma noto uno sbrigativo fare di tutte le domande e le obiezioni un unico fascio.
    D’altronde tante obiezioni a meccanismi basilari della nostra civiltà sono state poste da alcune tra le menti più brillanti, non sono sorte sui social.
    Che il sistema stesso della medicina, superata una certa soglia tecnica, sia diventato un vero e proprio potere e che, con il suo presupposto puramente meccanicistico sul corpo umano, faccia ogni giorno passi in avanti nel ridurre questo corpo a sterile somma di ingranaggi, di come, in questo cammino, stia producendo, insieme ai vantaggi “di superficie” diversi danneggiamenti strutturali; che, proprio in quanto potere, abbia strumenti sufficienti per nascondere per lungo tempo gli errori che, per colpa o per dolo, gli capita di commettere, non sono queste accuse create dai social network e non sono deboli teorie sorte in questi ultimi mesi, bensì riflessioni sul cammino dell’umanità approfondite e sorte già da lungo tempo.
    Che il potere medico, così accresciuto, sia diventato appetibile al potere politico, che il potere politico si sia trasformato e che abbia strumenti sufficienti e interessi per nulla celati nell’espandere il proprio controllo sulla stessa vita biologica dell’individuo trasformando in modo radicale il discorso stesso sul significato di concetti come individuo e libertà, non sono teorie da social.
    L’interrogativo, ancora, se valga di più la sopravvivenza puramente biologica del corpo o le modalità in cui si delinea lo spazio vitale, di parola, pensiero e azione della comunità umana, è una domanda per nulla peregrina o complottista.
    E mi permetterei di aggiungere, anche, che ciascuna di queste questioni tocca nodi importanti di ciò che è etica in senso ampio, ivi incluso lo spazio individuale e collettivo del sentire religioso, ad esempio nel voler resistere ad una interpretazione sempre più meccanicistica della vita in tutte le sue forme e manifestazioni.
    Non c’è dubbio che tutte queste sono questioni che si devono porre in forma di domanda e non possono portare a risposte sbrigative e, peggio ancora, emotive. Ma non possono neanche restare interessanti teorie che vanno bene soltanto finché restano sui libri i cui autori ci si compiace poi di studiare e apprezzare. Non penso affatto che fosse questo il loro obiettivo.
    E’ sicuramente legittimo non condividere queste domande. Ma non mi pare neppure tanto corretto screditarle e banalizzarle. E non mi sembra che si faccia un servizio tanto fruttuoso alla fede cristiana con attacchi diretti come quello che qui ho letto. Certo, in America questi toni possono avere un senso.
    Essere ingenui e, peggio, inclini ad accogliere notizie e credenze fondate su sentimenti di rabbia e odio contro ciò che ci circonda è poco cristiano, senza dubbio.
    Ma in questo mondo di post-verità non vorrei che da cristiani, ci sentiamo in dovere di restarcene tranquilli accanto a ciò che pare più razionale e ragionevole per il timore di non apparire noi stessi ragionevoli, per timore di essere messi in imbarazzo, cosa che l’A. accusa esplicitamente. Perché non mi sembra che questo ci dia strumenti obiettivi per giudicare rettamente.
    Era da un poco di tempo che cercavo di dare forma a questo pensiero. Spero che possa avere un senso

    Rispondi

Trackbacks & Pingbacks

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *